Largo Sciabiche

Un particolare tipo di rete da pesca da il nome ad un interno quartiere

Indirizzo

Largo Sciabiche, 18, 72100 Brindisi BR

GPS

40.640652, 17.941864

Un particolare tipo di rete da pesca da il nome ad un interno quartiere

Largo Sciabiche, dal particolare tipo di rete da pesca utilizzata dai pescatori che abitavano il quartiere, la sciabica.

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Già Pasquale Camassa, nella sua Guida di Brindisi del 1897, ci parlava della Contrada Sciabiche, abitata da pescatori e gente di mare, che deve il suo nome ad un particolare tipo di rete da pesca a strascico formata da due lunghe ali e da un sacco, la sciabica, che veniva calata in semicerchio e tirata a riva, poi messa ad asciugare sopra lunghi pennoni sostenuti orizzontalmente da forchetti infissi al suolo. Gli abitanti del quartiere, in gran parte pescatori, da allora furono detti sciabicoti.

Largo Sciabiche, già largo Sdrigoli, toponomasticamente mantiene la memoria dell’antico quartiere, il più antico della città, che oggi rimane compreso tra piazzale Lenio Flacco ed il Castello Svevo. Già dal periodo bizantino la contrada è stata di base commerciale alla flotta veneziana, tanto che ancora oggi alcune abitazioni hanno fondazioni su palificata lignea, consolidata tecnica utilizzata per le architetture della città lagunare, la cui presenza rimane anche testimoniata nella toponomastica dal vicolo dei Veneziani. Venezia, potente Repubblica Marinara che aveva il controllo del mare Adriatico, con il suo golfo che a lungo si è esteso sino al canale d’Otranto, aveva preso base nella zona più vicina al porto antico già utilizzato dai Romani, che era presso il piazzale Lenio Flacco (scheda n.2), luogo logisticamente strategico per le sue attività.

Il quartiere si estendeva ben oltre i confini attuali, ricomprendendo piazza Santa Teresa sino a largo San Paolo da una parte – area su cui le antiche abitazioni erano realizzate su piani degradanti sino al mare – e a via Montenegro dall’altra (fig. 1). Con la sistemazione urbanistica dell’area realizzata nel periodo fascista, il quartiere è stato in grandissima parte demolito ad iniziare dal 1934 e progressivamente sino al 1959, contemporaneamente sulla sponda opposta venne realizzato il Villaggio Pescatori, dove furono spostati gli abitanti. Oggi della contrada Sciabiche rimangono poche abitazioni a ridosso del mare e ancora la presenza di pescatori e pescherie, con qualche rete ad asciugare sulla banchina e le nasse stese ai fili dei panni dei balconi (fig. 2).

Note Bibliografiche:

– Pasquale Camassa, Guida di Brindisi, stab. Tip. D.Mealli, 1897
– Giacomo Carito, Brindisi Nuova Guida, Ed. Prima 1993-94
– “Puglia in linea”, volume celebrativo del lavoro della gente di Puglia, Edizioni Tipografiche Ettore Padoan, Milano, Anno I° – XVII. – Bari, Settembre XVII (1939)


A particular type of fishing net gives its name to an internal neighborhood

Largo Sciabiche, name deriving from the “sciabica”, the typical fishing net used by fishermen who lived in the neighbourhood.

Pasquale Camassa, in his Guide to Brindisi (1897), talks about Contrada (district) Sciabiche: “inhabited by fishermen and seafarers, which name is due to the dragnet used by fishermen”. The fishing net consisted of two long wings and a bag, called “the sciabica”. It was launched into the sea in a semi-cyrcle and then pulled to the shore, and finally left to dry on long flagpoles, which were horizontally supported by forks fixed to the ground. The inhabitants of the neighbourhood, mainly fishermen, were called “sciabicoti” since then”.

The toponymy of Largo Sciabiche, previously known as Sdrigoli, preserve the memory of the most ancient district of the city, today located between Piazzale Lenio Flacco and the Swabian Castle. In the Byzantine age the district represented a commercial headquarter for the Venetian fleet. In fact, some buildings still maintain wood pile foundations, a technique largely used in the Venetian architecture. Moreover, the presence of the Venetian fleet is confirmed by the toponymy of “vicolo dei Veneziani” (Venetian alley). Venice, powerful Maritime republic, controlled the Adriatic Sea from its gulf until the Canal of Otranto. Its fleet established its headquarter in Brindisi in a strategic place, in the area close to the ancient port, previously used by the Romans. It corresponds, today, to piazzale Lenio Flacco (factsheet n. 2).

The district was more extended than today, going from piazza (square) Santa Teresa and largo San Paolo, on one side (an area where the ancient dwellings consisted of different floors, sloping down to the sea), until via Montenegro, on the other side (fig. 1). The district was largely demolished from 1934 until 1959, because of the urban planning developed during the Fascist era. Its inhabitants were transferred to the “Villaggio Pescatori” (the Fishermen village), built on the opposite bank. Today in contrada Sciabiche few dwellings are left, close to the sea, together with some fishermen and fish markets, some fishing nets drying on the quay, and the traps hunged to the clotheslines.

Bibliographic notes:

– Pasquale Camassa, Guida di Brindisi, stab. Tip. D.Mealli, 1897
– Giacomo Carito, Brindisi Nuova Guida, Ed. Prima 1993-94
– “Puglia in linea”, volume celebrativo del lavoro della gente di Puglia, Edizioni Tipografiche Ettore Padoan, Milano, Anno I° – XVII. – Bari, Settembre XVII (1939)