Piazza mercato

Sotto il pavimento di una piazza l’antico Foro Romano

Indirizzo

Piazza Mercato, 72100 Brindisi BR

GPS

40.637777, 17.9444728

Il Foro Romano di Brindisi

Piazza Mercato, sotto la quale sono le vestigia archeologiche dell’antico Foro Romano brindisino.

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Piazza mercato fu costruita agli inizi del ‘900 ed aperta al pubblico nel 1911, dopo la posa in opera dei padiglioni in ferro e lamiera ondulata realizzati dalla ditta Luigi Saverio di Milano, ma già nel 1874 il matematico Raffaele Rubini, nel corso di un Consiglio Comunale, espresse la necessità di spostare le attività che si svolgevano in Piazza dei commestibili (oggi Piazza Vittoria).

Nel corso degli scavi per la realizzazione del mercato coperto, realizzato su progetto di Pasquale Fusco e Ferdinando Nisi, furono rinvenuti splendidi reperti in marmo d’epoca romana: colonne, capitelli, pezzi di trabeazione, statue onorarie ed epigrafi, tra le quali molto bella ed interessante, perché rappresenta una delle più antiche deliberazioni municipali brindisine, è quella ritrovata su un basamento marmoreo, iscrizione in lingua latina accanto ad una statua femminile elegantemente vestita, secondo la quale, nel 144 d.C., si autorizzava il sindaco dell’epoca, Lucio Clodio Pollione, ad erigere nel foro una statua onoraria alla figlia Clodia Anthianilla, morta giovanissima, definita dalla studiosa Benita Sciarra “importante letterata brindisina”:

A Clodia Anthianilla, figlia di Lucio, promessa a M. Cocceio Gemino Comandante di Cavalleria

Essendo consoli L. Lolliano Avito e T. Statilio Massimo, il giorno decimo delle calende di Aprile, nella sala d’attesa delle terme di Pollione, avendo discusso dei provvedimenti da prendere per assicurare a Clodia Antianilla i più opportuni onori funebri, i Decurioni così stabilirono. Poiché Clodia Anthianilla – fulgidissima fanciulla – i cui progressi, di gran lunga superiori alla sua età, facevano sperare che sarebbe divenuta un ornamento della nostra città, è stata colta da morte prematura e strappata ai suoi genitori, Clodio Pollione, nostro sindaco, illustre cavaliere romano e benemerito della repubblica, e Seia Quintilia, madre distintissima, al cui dolore il nostro Municipio si associa, i Decurioni, sia per consolazione dei genitori, sia perché resti memoria della onorata fanciulla, deliberarono che le fosse eretta una statua nel luogo più frequentato.

Lucio Clodio Pollione, figlio di Lucio, e padre dell’ottima fanciulla, pagò le spese per l’onore ricevuto.

L’iscrizione latina, molto ben conservata e la bellissima statua del II sec. attribuita alla fanciulla – priva della testa e del braccio sinistro (fig. 2) – sono esposte nel Museo Archeologico “F. Ribezzo” di Brindisi insieme a numerosi altri reperti ritrovati nell’area di Piazza mercato.

Anche alla luce dei ritrovamenti successivi nella vicina area archeologica di S. Pietro degli Schiavoni, in gran parte visibili al di sotto del nuovo teatro Verdi, si dedusse che il sito dovesse essere la sede del Foro Romano brindisino, chiamato foro Giuliano (fig. 1).

In proposito il Vacca ci racconta che Il locus mercatorum Brundisii era in platea Sancti Juliani, attuale largo Giacomo Pipino. Questa piazza prendeva il nome dalla chiesa di S. Giuliano, testimoniata in vari documenti e che ai tempi del Moricino era già in rovina. Secondo quanto riportato da Pasquale Camassa – ci dice ancora il Vacca – la chiesa era nel sito dove al tempo dei Romani era l’Agorà maggiore, o Foro Giuliano. Nel passaggio dal paganesimo al cristianesimo il Foro Giuliano fu mutato in S. Giuliano.

Note bibliografiche:

– R. Belli Pasqua, Arredo urbano e rappresentatività pubblica e privata: il caso dell’Apulia meridionale in età tardo repubblicana e imperiale, Thiasos 8.1, 2019, pp. 37-59
– provincia.brindisi.it le piazze storiche di Brindisi
– Giacomo Carito, Brindisi Nuova Guida, Ed. Prima 1993-4 
– Nicola Vacca, Brindisi ignorata, ed. Vecchi & C., Trani (BA), 1954


The Roman Forum of Brindisi

Market square, under which there are the archaeological vestiges of Brindisi’s Roman forum

Market square was built at the beginning of the XX century and was opened to the public in 1911, after the installation of corrugated iron pavilions made by the Luigi Saverio’s company, from Milan. Previously, in 1874 during a municipal council, mathematician Raffaele Rubini had already expressed the need to relocate the activities carried out in “Commestibili’s square” (today Vittoria Square).

The project of Market square was realized by Pasquale Fusco e Ferdinando Nisi. During the excavations works beautiful Roman era’s marble artefacts were found, those of columns, capitals, fragments of trabeations, honorary statues, epigraphs. Among them there is the interesting Latin inscription found on a marble base, next to an elegant dressed feminine statue. It represents one of the oldest municipal deliberations of Brindisi, dating back to 144 d.c. According to the epigraph, Lucio Clodio Pollione, the then mayor of the city, was authorized to erect a honorary statue to his daughter Clodia Anthianilla, who had died young. The scholar Benita Sciarra defined her an “important literate from Brindisi”:

To Clodia Anthianilla, daugther of Lucio, betrothed to M. Cocceio Gemino, cavalry commander.

Consuls L. Lolliano Avito and T. Statilio Massimo, on the tenth day of the Kalends of April, in the waiting room of the thermal baths of Pollione, discussed which properly funeral honors should be given to Clodia Antianilla. This because Clodia Antianilla – shining girl – registered progresses far beyond his age, which make her a promising prominent figure in our city. Unfortunately, she prematurely died, being torn from her parents, Clodio Pollione, our mayor, illustrious Roman knight and meritorious of the Republic; and Seia Quintilia, distinguished mother, whose pain is shared by our municipality. Decurions, for the consolation of parents, decided to preserve the memory of the honored girl by erecting a statue in the busiest place of the city. Lucio Clodio Pollione, son of di Lucio and father of Clodia Antianilla, paid the expenses for this honor.

The Latin inscription, well preserved, as well as the beautiful II century statue of the girl (even though deprived of the head and the left harm, figure 2), are exhibited in Brindisi’s Archeological Museum “F. Ribezzo”, together with other artefacts found in Market square.

Considering the subsequent findings in the archeological area of “S. Pietro degli Schiavoni”, mostly visible under the new Verdi theatre, it is believed that the site should be the headquarter of the Brindisi’s Roman forum, called forum Giuliano (fig. 1).

To this extent, Vacca tells that Brindisi’s Market was located in Sancti Juliani square, today “largo Giacomo Pipino”. This square, already ruined at Moricino’s time, owes its name to the S. Giuliano’s church, as testified by several documents. According to Pasquale Camassa – Vacca continues – the church was in the site where there was the greater Roman agora (also known as Giuliano forum). In the passage from paganism to Christianity the Giuliano forum was renamed S. Giuliano.

Bibliographic notes:

– R. Belli Pasqua, Arredo urbano e rappresentatività pubblica e privata: il caso dell’Apulia meridionale in età tardo repubblicana e imperiale, Thiasos 8.1, 2019, pp. 37-59
– provincia.brindisi.it le piazze storiche di Brindisi
– Giacomo Carito, Brindisi Nuova Guida, Ed. Prima 1993-4 
– Nicola Vacca, Brindisi ignorata, ed. Vecchi & C., Trani (BA), 1954